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Insulti di sinistra e insulti di destra: i tifosi social che lavorano gratis per la politica

Gli insulti di sinistra e insulti di destra sui social sono diventati una specie di sport nazionale, con la differenza che nello sport almeno ogni tanto qualcuno corre davvero. Qui no: qui si corre solo dietro alle parole degli altri. E la cosa più comica, anzi, tragicamente comica, è che a fare i duri, i puri, i paladini, spesso sono persone che non sanno neppure cosa stanno difendendo. Difendono una maglia. O meglio: un meme. La verità è che i...

Gli haters professionisti: quelli che commentano prima ancora di leggere

  “L’importante è indignarsi, non capire” Se esistesse un campionato mondiale dell’indignazione istantanea, l’Italia porterebbe a casa medaglie d’oro, d’argento e pure quelle di latta.Il fenomeno ormai è chiaro: c’è una categoria di utenti, gli haters professionisti, che possiede una straordinaria abilità naturale, quasi da superpotere.No, non leggono velocissimo.No, non capiscono meglio degli altri.Semplicemente commentano prima ancora di aprire il post. Una specie evoluta di critico digitale, metà lettore, metà sfera di cristallo, capace di emettere giudizi granitici basandosi esclusivamente su:...

Le previsioni infallibili (a rovescio) dei fact-checker

Dal “Putin ha finito le risorse” al “sarà solo un’influenza”: il museo delle verità a tempo determinato (e dei fact-checker assoldati dai social). Ci fu un tempo, non troppo lontano, in cui bastava un logo, un tono serio e una data precisa per trasformare qualsiasi opinione in verità assoluta. Erano i giorni gloriosi dei fact-checker, i nuovi oracoli del web, quelli che separavano il grano dalla fake news.Peccato che, col passare del tempo, abbiano confuso i ruoli: il grano lo...

“Nessuno metterà mi piace a…” — il capolavoro (bah) dell’acchiappalike moderno

Ogni giorno su Facebook ne spunta uno nuovo.Una foto qualunque, un tramonto, un cane, un bambino, una pizza, o peggio ancora un selfie accompagnata dalla frase magica:«Nessuno metterà mi piace a questa foto». (O “nessuno condividerà” e via dicendo) E da lì parte la fiera dell’ovvio: tutti mettono il like.Perché l’essere umano, di fronte a una sfida così profonda e intellettuale, non riesce a resistere. È come dire “non premere quel pulsante rosso”.E Facebook diventa un enorme esperimento sociale di...