Taggato: social media

Albanese 2 – La Vendetta: L’Acrobata della Comunicazione Ritenta il Triplo Avvitamento Morale

A volte ritornano. E nel caso di Francesca Albanese, tornano capovolti, ritorti e perfettamente pronti per un nuovo show acrobatico in prima serata.Questa volta il palco è lo studio di Giletti, dove la relatrice ONU sfoggia un elegante triplo salto mortale carpiato della coerenza, atterrando, neanche troppo in piedi, sulla vicenda del blitz ProPal alla redazione de La Stampa. Per chi si fosse distratto un secondo: parliamo di quell’assalto in cui un gruppo di geni del dissenso ha deciso che...

La campagna ASL Roma 1 continua: dal “vaccino di bene” al volantino della lavatrice

Quando pensavo che la campagna “Mi voglio un vaccino di bene” avesse già dato il massimo con il tizio che si abbraccia da solo nel cuore giallo, ASL Roma 1 ha deciso di rilanciare.E come rilancia?Con una sfilata di grafiche che sembrano uscite direttamente dal volantino del Trony, con la promozione di metà mese: “TI VOGLIO UN VACCINO DI BENE” “E DEGLI ALTRI”(che detta così sembra quasi una minaccia: o ti vaccini tu, o vacciniamo qualcuno al posto tuo). Poi...

Il social burnout: quando la gente “lascia i social”… annunciandolo sui social

Ci sono certezze nella vita: le tasse, la fila all’INPS, il vicino che taglia l’erba la domenica mattina… e l’utente che, stremato dalla vita online, pubblica il suo epico “Basta, me ne vado dai social”. Ovviamente… sui social. Siamo davanti a uno dei più raffinati paradossi dell’era digitale: dichiarare la propria fuga dalla gabbia proprio dalla gabbia. Una sorta di addio al nubilato celebrato direttamente all’altare. La dichiarazione drammatica La scena è sempre la stessa: un post lungo quanto il...

Geopop, il dibattito si infiamma

Da divulgatori a debunker (e il pubblico si divide) Tutto è cominciato da un mio commento tranquillo (ma anche da ciò che avevo scritto nel mio post precedente), educato, ma a quanto pare esplosivo sotto uno dei post più “filosofici” di Geopop, quello in cui Andrea Moccia spiegava perché “molti guardano i loro video ma non li seguono”. Ho semplicemente fatto notare che da divulgatori a debunker il passo è stato breve, e che, forse, col successo è arrivata anche...

Geopop: da indipendenti a intransigenti? Quando la divulgazione si prende troppo sul serio

  “Molti di voi guardano i nostri video ma non ci seguono.” Così inizia il post-manifesto di Andrea Moccia Geopop, un testo epico che parte come un appello alla cultura libera e finisce come un discorso motivazionale da convention aziendale. C’è dentro tutto: l’indipendenza, i sacrifici, il cinema Arcobaleno diventato supermercato e persino la gelateria della gioventù. Un racconto toccante, per carità. Ma anche un po’… autocelebrativo. Geopop ci tiene a far sapere che è “totalmente indipendente”, che “nessuno zio...

Quando il “dibattito” diventa monologo: il caso Saverio Tommasi

Stavolta il paladino del “risveglio delle coscienze” ha deciso di restare… addormentato. Saverio Tommasi, noto per i suoi monologhi travestiti da reportage, ha raccontato in un post di essere stato invitato dagli studenti della Bocconi a un dibattito sulla libertà di parola. Tema perfetto, se non fosse che il nostro eroe della parola libera ha subito messo il bavaglio… a sé stesso. Motivo? L’altro ospite era Daniele Capezzone, giornalista e direttore editoriale di Libero. E poiché Tommasi non “crede ai...

Influencer, OnlyFans e la nobile arte di vendere l’aria… con filtro bellezza

Viviamo nell’era d’oro dell’influenza.No, non quella stagionale (anche se pure quella ogni anno fa il suo), ma quella digitale: quella fatta di pose, luci giuste, sorrisi finti e frasi profonde tipo “ama te stesso” scritta sotto una foto in perizoma. C’è stato un tempo in cui i “modelli di riferimento” erano scienziati, scrittori o persone che avevano effettivamente combinato qualcosa.Oggi basta avere una fotocamera, un filtro e un sedere abbastanza convinto per aprire un impero da centinaia di migliaia di...

Informazione e controinformazione: il grande circo della verità

Viviamo nell’epoca d’oro dell’informazione. Mai come oggi abbiamo avuto così tanti modi per essere informati, disinformati, confusi, rieducati e infine convinti che tutto sia colpa di qualcun altro. Un trionfo della conoscenza globale, dove ognuno ha diritto alla propria verità (quella sbagliata) e spesso (o soprattutto) anche a quella degli altri (anche questa sbagliata). Basta aprire un social qualunque: c’è chi spiega la geopolitica in 30 secondi con un sottofondo trap, chi analizza il conflitto mediorientale dal balcone di casa,...