Rocco Casalino e Macron: quando la politica incontra il gossip da palestra

Certe carriere finiscono non con un botto, ma con un’intervista al Corriere della Sera. Così Rocco Casalino, ex portavoce del premier Giuseppe Conte, ha deciso di salutare la politica con un retroscena degno di un talk show del pomeriggio. Altro che “l’avvocato del popolo”: qui siamo più nel territorio del “personal trainer del popolo”.

L’ex volto del Grande Fratello (sì, quello originale, quando il reality era ancora considerato un esperimento sociale e non un casting per TikTok) ha raccontato di aver condiviso momenti unici con i potenti del pianeta: Elisabetta II, Trump, Macron e… naturalmente Conte. Una compagnia che, per ammissione sua, lo faceva riflettere: “Che ci faccio qui?”  domanda che, per onestà, si sono posti in molti anche a casa.

Macron e la palestra: diplomazia da spogliatoio

Il presidente francese, racconta Casalino, era “molto simpatico” e lo prendeva bonariamente in giro sulla forma fisica. Una scena che meriterebbe una miniserie Netflix: “Macron & Rocco – sudore all’Eliseo”.
Tra un summit e una sessione di addominali, il leader francese scherzava, mentre Putin invece pare fosse più interessato all’arredamento. Notando un orologio con la morte raffigurata nella sala dei ricevimenti di Palazzo Chigi, avrebbe chiesto, con fine ironia, se fosse di cattivo auspicio.
Una domanda che oggi suona quasi profetica, considerando il destino politico del Movimento 5 Stelle.

“Non ho commesso grossi errori”

Casalino rivendica la gestione impeccabile della comunicazione durante il Covid. Un periodo in cui parlare al Paese era più complicato che gestire una puntata in diretta del Grande Fratello con cento milioni di spettatori ansiosi e una curva dei contagi al posto del televoto.
Eppure, a sentirlo, tutto è andato liscio. Nessun errore, solo successi. Del resto, se hai resistito a 40 telecamere in una casa per mesi, Palazzo Chigi deve sembrarti un resort silenzioso.

Dalla politica al palcoscenico (di nuovo)

Oggi Casalino lascia la politica, ma non il palcoscenico. Perché, diciamocelo, un personaggio così non scompare: semplicemente cambia canale. Dalla sala stampa di Palazzo Chigi agli studi televisivi, il passo è breve.
E chissà se Macron, incontrandolo di nuovo, lo prenderà ancora in giro… magari chiedendogli un abbonamento in palestra.

Vuoi sapere qual è la vera differenza tra un politico e un personaggio televisivo? Nessuna: entrambi parlano tanto, ma alla fine il telecomando lo abbiamo sempre noi.

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