“Nessuno metterà mi piace a…” — il capolavoro (bah) dell’acchiappalike moderno
Ogni giorno su Facebook ne spunta uno nuovo.
Una foto qualunque, un tramonto, un cane, un bambino, una pizza, o peggio ancora un selfie accompagnata dalla frase magica:
«Nessuno metterà mi piace a questa foto». (O “nessuno condividerà” e via dicendo)
E da lì parte la fiera dell’ovvio: tutti mettono il like.
Perché l’essere umano, di fronte a una sfida così profonda e intellettuale, non riesce a resistere. È come dire “non premere quel pulsante rosso”.
E Facebook diventa un enorme esperimento sociale di gente che, per non sentirsi “nessuno”, mette like anche a un lampione.
Il trucco è vecchio ma funziona
Dietro questa genialata non c’è poesia né filosofia, ma pura strategia da social-marketing di basso livello.
Si chiama “post acchiappa-like”, e serve solo a far salire il contatore.
Chi lo scrive lo sa benissimo: se dici che nessuno metterà like, la gente correrà a farlo solo per dimostrarti il contrario.
È la versione 2.0 del “vediamo chi sono i veri amici” o del “condividi se anche tu credi nell’amore vero e nei gattini con gli occhi lucidi”.
La psicologia dell’acchiappalike
La logica è semplice: toccare corde emotive a costo zero.
Un po’ di vittimismo (“nessuno mi considera”), un pizzico di manipolazione (“vediamo chi ha il coraggio di mettere like”) e tanta, tanta banalità.
Il risultato? Centinaia di cuoricini che non significano assolutamente nulla.
Perché, diciamocelo, se per ricevere attenzioni serve fingere tristezza, allora non stai cercando amici… stai facendo test A/B per l’autostima.
Facebook, il social del like riflesso
È il riflesso pavloviano del social network: il post “nessuno metterà like” è l’osso, e i like sono la bava.
Nessuno legge, nessuno pensa, ma tutti reagiscono.
E se provi a far notare la cosa, ti rispondono “eh ma è solo un gioco”.
Certo, un gioco che ti dice tutto su quanto la gente oggi si senta invisibile senza un pollice blu.
Conclusione
La prossima volta che leggi “nessuno metterà like a questa foto”, fai un favore al mondo digitale:
non metterlo.
Lascia che, per una volta, il titolo diventi realtà.
Forse sarà la prima volta che un post del genere avrà davvero un valore… simbolico.
