xxanthor's Point of View Articoli
Ricetta per la sanità del 2025: prendi un medico sempre più digitale, aggiungi un gestionale “smart”, condisci con Fascicolo Sanitario Elettronico e… incrocia le dita. Perché se l’app tossisce, tu non respiri: niente ricetta, niente appuntamento, niente risposta. E non perché il dottore sia pieno… è proprio l’app che non si presenta alla visita. La trama (non troppo) cyber di una commedia all’italiana 8 ottobre: parte un attacco sul gestionale “Paziente Consapevole” usato da alcuni medici di base per dialogare...
Ah, le strade italiane. Quelle meravigliose strisce di bitume dove convivono (si fa per dire) auto, moto e scooter. Un ecosistema perfetto, dove ognuno è convinto di essere nel giusto e dove la sopravvivenza quotidiana andrebbe premiata con una medaglia (e un rene di scorta). Gli automobilisti: i re della corsia (lenta) Per l’automobilista medio, la strada è una sua estensione naturale: 5 metri di lamiera, 4 gomme e 3 specchietti ignorati. Convinti che lo spazio intorno appartenga a loro...
C’è un momento magico nella vita di ogni ristorante: l’inaugurazione.Il locale è nuovo, i camerieri sorridono come se avessero appena firmato per Disneyland, il cuoco ti serve piatti talmente buoni che ti verrebbe da abbracciarlo e dirgli “non cambiare mai”. E infatti… cambierà. Perché dopo sei mesi di gloria e recensioni da 5 stelle su Google (scritti per metà da amici e parenti), qualcosa si spezza.Il cameriere gentile si trasforma nel cugino svogliato del titolare, la carbonara comincia a sapere...
Viviamo in un’epoca meravigliosa: l’auto parcheggia da sola, la casa parla, il frigorifero fa la spesa e l’assistente vocale ci ascolta anche quando non dovrebbe.Eppure, di fronte alla tecnologia (e alla realtà), l’umanità è divisa in due specie: i Boomer, che la subiscono con rassegnazione, e la Gen Z, che la interpreta come un’estensione del proprio ego digitale e morale. Boomer: l’analogico con la connessione lenta Il Boomer ha vissuto il mondo prima di Internet e lo rimpiange ogni giorno.Guarda...
Stavolta il paladino del “risveglio delle coscienze” ha deciso di restare… addormentato. Saverio Tommasi, noto per i suoi monologhi travestiti da reportage, ha raccontato in un post di essere stato invitato dagli studenti della Bocconi a un dibattito sulla libertà di parola. Tema perfetto, se non fosse che il nostro eroe della parola libera ha subito messo il bavaglio… a sé stesso. Motivo? L’altro ospite era Daniele Capezzone, giornalista e direttore editoriale di Libero. E poiché Tommasi non “crede ai...
Dopo l’annuncio dell’addio ai social, il Professor Burioni precisa: “No, non me ne vado. Resto, ma solo in vetrina”.Come nei negozi di lusso: puoi guardare, ma non toccare. Burioni, episodio due: la rivincita della vetrina Sembrava un addio definitivo, una di quelle uscite di scena alla “lasciatemi stare, non vi meritate la mia scienza”.E invece no: il nostro BuBu nazionale è tornato prtaticamente all’istante (anzi non se ne è mai andato) su X con un post che sa di...
C’è chi parla di politica, chi di calcio… e poi ci sono loro: automobilisti e ciclisti, le due fazioni più accanite del mondo moderno. Due tribù che si odiano cordialmente e si incontrano ogni giorno sull’asfalto per regolare i conti, metro dopo metro, buca dopo buca. Da una parte gli automobilisti, convinti che la strada sia un diritto di nascita, e che il clacson sia una forma di comunicazione riconosciuta dall’ONU.Dall’altra i ciclisti, fieri paladini della mobilità sostenibile, che pedalano...
Sottotitolo:Il “divulgatore scientifico” si stanca della “sputacchiera gratuita” dei social e trasloca su una piattaforma a pagamento. Finalmente insulti con ricevuta fiscale. BuBu e la rivoluzione del pay-per-insulto Dopo anni di apparizioni televisive, conferenze, tweet e post in ogni dove, Roberto Burioni anzi, BuBu per gli amici del telecomando, ha deciso di dire addio ai social “gratuiti”. Troppi insulti, troppa volgarità, troppa libertà.E allora, soluzione geniale: mettere un pedaggio digitale all’indignazione. Su Substack, annuncia il Professore, chi vorrà contestarlo dovrà almeno...
Negli ultimi anni, il mondo del marketing ha scambiato le campagne pubblicitarie con lezioni di morale.Brand storici hanno cambiato logo, slogan e perfino missione per dimostrare quanto fossero “inclusivi” e “progressisti”.Ma quando un’azienda smette di vendere ciò che la gente vuole per insegnarle come deve pensare, il risultato è sempre lo stesso: clienti in fuga e bilanci in rosso. Bud Light: la birra più leggera d’America (anche nel cervello del marketing) La Bud Light è diventata l’esempio perfetto di...
Lo ammetto: a me della politica interessa quanto un tutorial su come piegare perfettamente le lenzuola con gli angoli. Ma ogni tanto guardare il Parlamento è come accendere Netflix e trovare una serie nuova, sempre con gli stessi attori, che litigano da vent’anni con costumi diversi. Atto I – Le sinistre in versione teatro greco Appena si parla di “riforma della giustizia”, dalle file di Pd, M5S e Avs parte la standing ovation della protesta: cartelli, urla, toni apocalittici. Conte,...