Belén e il cactus dell’amore: quando la “manesca” è di moda
Pare che l’amore faccia male. Ma in casa Rodríguez, a quanto pare, fa proprio male fisicamente.
Durante l’intervista a Belve, Belén ha confessato candidamente:
“Sono manesca, ho menato tutti i miei fidanzati. De Martino è quello che ne ha prese di più.”
E mentre Francesca Fagnani cercava di capire se stesse scherzando o se fosse il trailer di una nuova serie su Netflix, Belén rincarava la dose:
“A uno gli ho lanciato un cactus.”
Cactus, sì. Non una metafora. Proprio la pianta spinosa. E probabilmente senza il sottovaso.
Quando parte la “sudamericana”
Secondo la showgirl, tutto si spiega con la frase:
“Quando mi parte la sudamericana…”
Che tradotto vuol dire: “Attenzione, sto per fare quello che in Argentina chiamano ‘la terapia d’urto sentimentale’”.
Pare che gli ex di Belén abbiano sviluppato una fobia per i giardini tropicali e per il reparto piante dell’Ikea.
Bruzzone contro il cactus-gate
La criminologa Roberta Bruzzone, invece, ha perso il sorriso prima ancora che partisse la sigla di Belve:
“La violenza non ha genere. Punto.”
Traduzione: “Belén, il cactus tienilo per decorazione, non per l’autodifesa.”
La Bruzzone ha poi ricordato che anche la violenza “con le unghie perfette” resta violenza.
In pratica, non importa se picchi con la padella, con il tacco 12 o con una pianta da interno: non è arte, è reato.
Cruciani e la parità… a schiaffi
Dall’altra parte del ring, Giuseppe Cruciani de La Zanzara ha detto quello che in molti pensavano ma non avevano il coraggio di dire:
“Se un uomo avesse detto: ‘Ho menato le mie ex’, lo avrebbero arrestato fuori dagli studi.”
E non ha tutti i torti: oggi probabilmente De Martino, anziché presentare Stasera tutto è possibile, potrebbe condurre Chi l’ha visto? in versione “fidanzati scomparsi”.
Conclusione: l’amore è bello, ma non pestatelo
In un mondo dove si parla di parità, Belén ha portato la rivoluzione… a colpi di cactus.
Però, magari, la prossima volta, invece di risolvere tutto “alla sudamericana”, si potrebbe tentare con un po’ di sana comunicazione.
O al massimo un lancio di cuscino, possibilmente senza spine.
